Blog del sito http://cubareale.webnode.it/

martedì 2 luglio 2013

ALLA RICERCA DELLA PILLOLA PERDUTA


 YOANI SANCHEZ,
Il pezzo di carta era stato lasciato sotto la porta, ma l’ha trovato solo l’altro giorno. La lista era scritta con uno stile rozzo, un’ortografia che scambiava “r” per “l” e alcune “b” per “v”. Ma è riuscito a comprendere il contenuto. Dieci pastiglie didiazepam costavano 10 pesos e lui doveva prenderne una al giorno, almeno per il prossimo mese. Non poteva fare a meno neppure del paracetamolo, quindi annotò un numero due accanto al nome del medicamento. Questa volta non gli serviva alcol, mentre aveva bisogno della Nistatina in crema. Suo figlio, inquieto per natura, necessitava di ansiolitici, quindi annotò un quantitativo sufficiente per diverse settimane. Era un commerciante fidato, non l’aveva mai truffato, tutte le medicine erano di buona qualità, alcune d’importazione. In alcuni casi aveva comprato da lui confezioni sigillate che recavano la dicitura “proibita la vendita, solo distribuzione gratuita”.
Il commercio di medicinali e altro materiale ospedaliero è in continua crescita. Uno stetoscopio sul mercato illegale costa il salario di due giornate lavorative; per comprare uno spray di Salbutamol per asmatici serve il guadagno di un intero giorno di lavoro. Le farmacie statali sono carenti di prodotti, ma i pazienti e i loro familiari non restano con le braccia incrociate. Un rotolo di cerotto costa circa 10 pesos in moneta nazionale, lo stesso prezzo di un termometro di vetro. Si deve scegliere tra infrangere la legge o continuare a misurare la febbre con la mano sulla fronte. Il pericolo, tuttavia, non consiste solo nella violazione di regole stabilite. In realtà molti clienti si medicano da soli o consumano pillole che nessun dottore ha prescritto. Il venditore clandestino non pretende che venga esibita una ricetta e non è interessato a sapere come il cliente userà pastiglie o sciroppi.
Nonostante le numerose operazioni di polizia contro il contrabbando di medicinali, il fenomeno sembra aumentare invece che ridursi. Nella zona avanera di Puentes Grandes una vecchia cartiera trasformata in deposito di farmaci, è l’emblema delle strategie e delle sconfitte governative sulla prevenzione del commercio illecito. La polizia è incapace di risolvere la situazione, perché la sottrazione di medicinali viene compiuta da magazzinieri, tecnici di farmacia, infermieri, dottori e persino direttori di ospedali. La domanda maggiore riguarda analgesici, antinfiammatori, antidepressivi, siringhe, cotone e creme contro i dolori. Il mercato illegale dei farmaci comporta anche adulterazione e contraffazione. Alcune pillole bianche, pagate trenta volte il loro valore ufficiale, possono risolvere un problema ma anche provocarne altri ben più gravi.


Traduzione di Gordiano Lupi

Nessun commento:

Posta un commento