WENDY GUERRA
Mi preoccupa molto come e con quali mezzi i cubani
‘rimedino’ ogni giorno alla questione del cibo. Non è un segreto per
nessuno che quello che la tessera di razionamento fornisce non è sufficiente a
sfamarci, a darci nutrimento, a far sì che la nostra dieta sia
bilanciata. Si sa, sono davvero pochi i prodotti che vengono
distribuiti attraverso questo canale. Con gli stipendi di base è molto
difficile comprare pesos convertibili (CUC), e senza questa moneta non è
possibile accedere ai supermercati per acquistare gli alimenti necessari al
fabbisogno giornaliero. Come si fa allora?
I mercatini rionali offrono diverse varietà di frutta e
verdura e carne di maiale o montone. Ma tutti questi prodotti sono acquistabili
con l’equivalente del peso cubano in CUC (24 pesos cubani per 1 CUC). Anche per
il pane, il latte e il caffè è necessaria questa valuta.
Come si può fare per mangiare in modo equilibrato qui?
Entro al Supermercato Palco. È possibile che questi siano i
prezzi giusti? Quattro cetrioli, di cui uno rotto: 1.70 CUC. Per fortuna nei
mercatini ce ne sono di più economici.
Chi li stabilisce questi prezzi? Sarà vero che nei vari
mercati o negozi dell’isola si applicano delle ‘maggiorazioni’ affinché gli
stessi lavoratori ci possano ricavare qualcosa? Una cassiera guadagna più o
meno 220 pesos cubani. Con quei soldi non potrà comprare gli stessi
prodotti che vende durante la sua giornata di lavoro.
Passiamo al formaggio: un piccolo pezzetto di formaggio
erborinato 21 CUC.
Tutto questo ha un perché. Da quando siamo bambini ci
spiegano che il blocco, o embargo americano, provoca molti danni alle
importazioni e accedere a determinati alimenti che, in circostanze diverse,
sarebbe meno complicato coltivare, conservare o importare da un paese vicino ci
costa il triplo.
Prendo in mano un dolcificante. Lo leggo: arriva dagli
Stati Uniti. Com’è possibile? Come fa questo prodotto ad arrivare a Cuba
nonostante il blocco?
Il popolo cubano mangia ogni giorno facendo le acrobazie tra
lo stipendio e quello che riesce a ‘rimediare’ in modo illecito, tra le
spedizioni famigliari e le collaborazioni con l’estero.
Oggi mangiare a Cuba racchiude una forte carica
simbolica. A questa tavola si nascondono i segreti di un paese
sommerso da diverse economie, che finiscono per sfidare il nostro antico
precetto di lavorare per portare il pane in tavola.
L’arte di mangiare a Cuba è oggi un vero mistero.
traduzione di Silvia Bertoli.
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