di Matteo Sapienza
scritto il 28 giugno 2015
Estate 2015: migliaia di persone da tutto il mondo
visiteranno Cuba. Perché? Dopo 55 anni l’embargo, el bloqueo, con gli Stati
Uniti e i loro alleati è finito. Per vivere la cultura castrista originale, per
conoscere la gente di Cuba, ammirare le sue architetture bisogna quindi fare
presto: la paura, fondata, è che multinazionali, investitori, ma soprattutto
turisti completino in breve tempo l’opera di
occidentalizzazione iniziata dai villaggi turistici negli anni ’80.
Veri protagonisti di questo cambiamento saranno gli oltre
100 milioni di turisti cinesi, che ogni anno scelgono una rotta internazionale
per i loro viaggi. Il governo cubano non vuole certo perdere questa occasione.
ll gruppo turistico Gaviota per esempio ha in programma l’ampliamento della
flotta di navi turistiche e la costruzione di 55 nuovi hotel, per avere almeno
altri 85mila posti letto da qui al 2020. Nel frattempo video promozionali sottotitolati
in cinese sono già stati prodotti e lanciati su YouTube.
L’obiettivo del Ministero del Turismo è quello di veder
aumentare velocemente i 28mila turisti cinesi che ogni anno visitano Cuba.
Mentre Europa, Stati Uniti e Sud Est asiatico rappresentano concorrenti
agguerriti, con strutture e personale già preparato per accogliere i visitatori
mandarini, Cuba ha dalla sua tre elementi unici che potranno effettivamente
candidarla a meta privilegiata del turismo cinese:
1. La sua posizione
strategica. Cuba è per la Cina ,
quello che Taiwan e Giappone sono per gli USA nell’Estremo Oriente, ossia un
avamposto politico-economico nelle acque più prossime del temuto avversario.
2. Pechino è il
maggior creditore dell’isola caraibica. In questo senso va interpretato il
recente investimento di 460 milioni di dollari nella creazione di 13 nuovi
resort. Sarà il lusso a fare da traino, come testimonia il progetto del campo
da golf più grande dell’isola da parte di una compagnia cinese, Beijing
Enterprise.
3. Spiagge, divertimento,
ma anche cultura. Perché per i cinesi Cuba è la patria del comunismo Made
in America, patria di eroi come Che Guevara e Fidel Castro.
La rinascita
economica di Cuba passa dal turismo, ma soprattutto dai sogni della nuova
classe media cinese. Non resta che realizzarli.
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