In men che non si dica Cuba diventa una vetrina privilegiata
per avvenimenti di portata mondiale col bene placido del governo, che tende
sempre ad incrementare turismo cultura ed altre fonti di entrata commerciale.
Intanto per il popolo non cambia molto, diciamo forse
niente.
Vedere Val Disel che sta’ girando il sequel di Fast and Furious
li rende un po’ orgogliosi e probabilmente vedranno il film per primi.
Fast and Furious 8 diventa il primo film americano ad essere
girato a Cuba dopo l’apertura culturale del governo di Raul Castro e i mitici
“almendrones”, le vecchie auto americane che ancora circolano sull'isola da
quando le importazioni dagli USA vennero interrotte dopo la Rivoluzione del ‘59,
entrano nella saga. A mostrarle è Vin Diesel che dall’Havana ha pubblicato
alcuni post sui suoi canali social che stanno ingolosendo parecchio i fan. “I
cubani sono molto orgogliosi del fatto che si giri qui il film, anche se si
tratterà di una ventina di minuti", dice un fan locale.
Ma dietro questo velo si lotta ancora per unire il pranzo con la cena, e
la fuga dal paese non è diminuita, anzi possiamo dire che è il contrario visto
che si prevede l’abolizione di alcune leggi che aiutavano gli esuli.
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