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giovedì 3 aprile 2014

Yoani a Miami: "Il mio periodico digitale è quasi pronto!"






La bloger cubana Yoani Sánchez ha partecipato alla conferenza sulla diffusione di Internet in America Latina, Hispanicize 2014, inaugurata oggi a Miami. La notizia più importante è che il suo periodico digitale è quasi pronto, può contare su 11 giornalisti, addestrati a cercare notizie e a diffonderle con ogni mezzo digitale. "Il giornale conterrà notizie, reportages, inchieste, interviste e commenti", ha detto Sánchez durante la conferenza che si è tenuta presso l'Intercontinental Hotel di Miami. Il nome della pubblicazione è ancora segreto, ma la blogger conta di lanciare il nuovo media telematico a fine aprile, nella peggiore delle ipotesi nei primi giorni di maggio.




"Non sono giornalista di mestiere, ma questa attività è diventata la mia professione. Non solo: è la mia passione. Credo nella forza dell'informazione per favorire il cambiamento. Sogno di lavorare nella redazione di un giornale", ha aggiunto Sánchez durante un pranzo mentre riceveva il premio “Latinovator”.



Il periodico sarà distribuito tramite telefoni cellulari e a mezzo posta elettronica, perché i cubani possiedono più cellulari che computer (74 ogni 1.000 abitanti). Altri mezzi di diffusione saranno: memory card, chiavette USB, DVD e CD.




"I funzionari del governo cercheranno di rendere la vita dura al mio periodico digitale, forse tenteranno di bloccarne la distribuzione, diffameranno i giornalisti, cercheranno di tendere tranelli, di far trapelare false informazioni, per screditare il nostro lavoro, potrebbero persino arrestare qualche giornalista...", ha detto Yoani Sánchez . Il governo cubano non concede licenze per giornalisti indipendenti e allora la blogger ne ha chiesta una come dattilografa, che è il mestiere più vicino... Yoani ha concluso dicendo di non credere all'apertura governativa verso gli investitori stranieri, perché a suo giudizio il governo cubano non rispetta per cultura il capitale privato. "Autonomia economica è autonomia politica. Cuba ha bisogno di un cambiamento radicale", ha concluso.





Gordiano Lupi

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