L’Avana, 4 ago. (TMNews) – Di fronte a condizioni di lavoro
non facili, i cubani continuano a emigrare in massa, venti anni dopo la “crisi
dei balseros”, un’ondata emigratoria che vide più di 37.000 persone lasciare
l’isola comunista su imbarcazioni di fortuna per raggiungere gli Stati Uniti.
L’emigrazione massiccia avvenne al culmine della crisi
economica che seguì il crollo dell’impero sovietico e rappresentò la prima
grande protesta popolare contro il regime di Fidel Castro, allora al potere da
35 anni. Essa servì anche a condurre delle trattative segrete con Washington,
per creare una politica di immigrazione in vigore tutt’oggi.
Sebbene il peggio della crisi economica sia passato, ogni
anno 40.000 cubani emigrano, la maggior parte in maniera legale.
(fonte Afp)
Questa è una notizia dell’agenzia TMNews.
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