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venerdì 10 gennaio 2014

Cuba, riprendono i negoziati con Usa su migrazione


Il via del secondo round delle trattative da luglio nel giorno della prima apparizione pubblica da aprile dell'ex leader Fidel Castro

Stefania Spatti
9 Gennaio 2014, 18:52
Nel giorno in cui l'ex presidente cubano Fidel Castro, 87 anni, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dal 9 aprile scorso per fare visita a uno studio d'arte, Cuba ha ripreso le trattative con gli Stati Uniti sull'implementazione di un accordo esistente da quasi due decenni per incoraggiare una migrazione legale e sicura tra i due Paesi. Lo ha confermato un funzionario della "U.S. Interests Section" (Usint) ad Havana, l'edificio dove aveva sede l'ambasciata degli Stati Uniti e in cui vengono svolte funzioni simili a quelle messe in atto dal governo americano all'estero: servizi consolari, attività economiche e politiche, programmi diplomatici e trattamento di richieste di rifugiati.

Le trattative, che termineranno domani, rappresentano il secondo round dopo quello tenuto a Washington nel luglio del 2013 e che a sua volta si era verificato in seguito a due anni di paralisi.

La delegazione americana è arrivata sull'isola cubana martedì. I negoziati riguardano l'implementazione delle intese raggiunte nel 1994 e 1995, dopo una crisi in cui migliaia di cubani hanno lasciato l'isola e a bordo di zattere hanno disperatamente tentato di raggiungere la Florida. "In base a questi accordi, entrambi i governi sono impegnati a promuovere una migrazione sicura, legale e ordinata dei migranti tra i due Paesi", ha recentemente dichiarato un portavoce degli Stati Uniti.

La legge americana concede automaticamente lo status di rifugiato ai cubani che riescono ad approdare sulle coste statunitensi. Sebbene Havana e Washington non abbiano relazioni diplomatiche complete dal 1961, questioni bilaterali sono gestite dai rispettivi uffici nelle capitali dei due Paesi.


I negoziati sono partiti dopo un mese dalla stretta di mano tra il presidente americano Barack Obama e quello cubano Raul Castro - fratello di Fidel, al potere dal gennaio 2008 - avvenuta in Sud Africa in occasione di un memoriale dedicato a Nelson Mandela. Tra l'altro i cubani stanno viaggiando all'estero grazie a un insieme di nuove leggi più morbide. Nei primi 10 mesi del 2013 i cittadini dell'isola hanno effettuato oltre 250.000 viaggi all'estero. Il 36% circa del totale aveva come meta gli Stati Uniti, dove c'è una larga comunità cubana.

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