Il via del secondo round delle trattative da luglio nel
giorno della prima apparizione pubblica da aprile dell'ex leader Fidel Castro
Stefania Spatti
9 Gennaio 2014, 18:52
Nel giorno in cui l'ex presidente cubano Fidel Castro, 87
anni, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dal 9 aprile scorso per fare
visita a uno studio d'arte, Cuba ha ripreso le trattative con gli Stati Uniti
sull'implementazione di un accordo esistente da quasi due decenni per
incoraggiare una migrazione legale e sicura tra i due Paesi. Lo ha confermato
un funzionario della "U.S. Interests Section" (Usint) ad Havana,
l'edificio dove aveva sede l'ambasciata degli Stati Uniti e in cui vengono
svolte funzioni simili a quelle messe in atto dal governo americano all'estero:
servizi consolari, attività economiche e politiche, programmi diplomatici e
trattamento di richieste di rifugiati.
Le trattative, che termineranno domani, rappresentano il
secondo round dopo quello tenuto a Washington nel luglio del 2013 e che a sua
volta si era verificato in seguito a due anni di paralisi.
La delegazione americana è arrivata sull'isola cubana
martedì. I negoziati riguardano l'implementazione delle intese raggiunte nel
1994 e 1995, dopo una crisi in cui migliaia di cubani hanno lasciato l'isola e
a bordo di zattere hanno disperatamente tentato di raggiungere la Florida. "In base a
questi accordi, entrambi i governi sono impegnati a promuovere una migrazione
sicura, legale e ordinata dei migranti tra i due Paesi", ha recentemente
dichiarato un portavoce degli Stati Uniti.
La legge americana concede automaticamente lo status di
rifugiato ai cubani che riescono ad approdare sulle coste statunitensi. Sebbene
Havana e Washington non abbiano relazioni diplomatiche complete dal 1961,
questioni bilaterali sono gestite dai rispettivi uffici nelle capitali dei due
Paesi.
I negoziati sono partiti dopo un mese dalla stretta di mano
tra il presidente americano Barack Obama e quello cubano Raul Castro - fratello
di Fidel, al potere dal gennaio 2008 - avvenuta in Sud Africa in occasione di
un memoriale dedicato a Nelson Mandela. Tra l'altro i cubani stanno viaggiando
all'estero grazie a un insieme di nuove leggi più morbide. Nei primi 10 mesi
del 2013 i cittadini dell'isola hanno effettuato oltre 250.000 viaggi
all'estero. Il 36% circa del totale aveva come meta gli Stati Uniti, dove c'è
una larga comunità cubana.
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