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martedì 20 gennaio 2015

Entrano in vigore da oggi le nuove misure degli Stati Uniti rispetto a Cuba Si mantiene il blocco economico, commerciale e finanziario.




Il Governo degli Stati Uniti ha annunciato che a partire da oggi, venerdì 16 gennaio, entrano in vigore le misure annunciate dal presidente Barack Obama lo scorso 17  dicembre del 2014, che eliminano alcune restrizioni al commercio e ai viaggi di certe categorie di statunitensi a Cuba.
Una lettura preliminare delle regole emesse dal Dipartimento del Tesoro e del Commercio, indicano che queste regole modificano l’applicazione di alcuni aspetti del blocco contro Cuba.
Anche se non si elimina la proibizione totale di viaggiare a Cuba che richiede l’approvazione del Congresso, sono state eliminate alcune restrizioni per i viaggi dei cittadini statunitensi e residenti permanenti in questo paese che rientrano nelle 12 categorie autorizzate.
Tra l’altro questo elimina i limiti delle spese che i viaggiatori degli USA possono realizzare inCuba e permette di usare carte di credito e di debito, autorizzando le linee aeree e le agenzie di viaggi a organizzare e contrattare servizi di compagnie di assicurazioni. Indubbiamente non è stato approvato che gli statunitensi viaggino a Cuba per via marittima. Tra le misure annunciata c’è che il limite delle rimesse aumenterà da 500 a 2000 dollari trimestrali.
Si mantengono le restrizioni alle esportazioni degli Stati Uniti a Cuba e soprattutto dei prodotti di alta tecnologia, con eccezione delle vendite limitate di materiali per la costruzione, strumenti e implementi agricoli, che le persone singole potranno realizzare apparentemente attraverso le imprese cubane.
Sono sempre proibite le esportazioni dei prodotti cubani nel mercato degli USA, eccetto un limitato numero che i vistanti nordamericani potranno portare con sè di ritorno nel paese per un valore che non superi i 400 dollari, tra i quali 100 in sigari e rum.
Le telecomunicazioni sono state ampiamente inserite nelle nuove regole, in corrispondenza con gli obiettivi della politica degli Stati Uniti di cercare d’incrementare la loro influenza nella società cubana.
Su questa base il settore delle info-comunicazioni è l’unico che può realizzare investimenti in infrastrutture  e che può vendere alle imprese dello Stato, servizi,  software, dispositivi e strumenti anche se non di alta tecnologia.
Si permette alle istituzioni finanziarie nordamericane di aprire conti nelle banche cubane per le transazioni autorizzate tra i due paesi, ma non c’è un trattamento reciproco e le banche cubane non possono fare lo stesso negli Stati Uniti.
Le regole non modificano le forti restrizioni che esistono per il trasporto marittimo, anche se a partire da oggi venerdì 16,  le navi per il trasporto marittimo che trasportano  alimenti, medicinali, strumenti medici e materiali per le situazioni d’emergenza da terzi paesi, con destinazione Cuba, non dovranno più aspettare 180 giorni per poter toccare i porti degli USA com’è avvenuto sino ad ora.
Aspetti di enorme importanza della politica di blocco che danneggiano Cuba non sono stati modificati e tra questi l’uso del dollaro nelle transazioni cubane finanziarie internazionali, l’acquisto in altri mercati di strumenti e tecnologie che contengano più del 10% di componenti statunitensi, la possibilità di commerciare con sussidiarie di imprese statunitensi in terzi paesi e le importazioni negli Stati Uniti di merci che contengono materie prime cubane.


Le misure annunciate costituiscono un passo nella direzione corretta, ma resta un lungo cammino da percorrere per smontare molti altri aspetti del blocco economico, commerciale e finanziario mediante l’uso delle prerogative esecutive del Presidente Obama e per far sì che il congresso degli USA ponga fine a questa politica di una volta(AIN/ Traduzione GM  GranmaInt.)

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