"José Miguel Sánchez Gómez, in arte Yoss, noto artista cubano, saggista, critico, narratore di realismo, fantascienza e fantasy. Tradotto e pubblicato in molti paesi (tra i quali l'Italia), è considerato una delle voci più moderne ed originali della narrativa contemporanea cubana. Dal 2007 è anche il vocalista del gruppo Heavy Metal Tenaz"
Josè Miguel Sanchez Gomez
L'avana, 14 maggio 2015
Cos'è il bello a L'Avana per te?
Per me L’Avana è qualcosa di più di una bella città: è una
città che ispira l’atto di sognare attraverso la bellezza. Una volta lo
scultore francese Auguste Rodin, alla domanda se esista qualcosa di più bello
della belleza rispose con sicurezza: “Sì, i suoi resti”. Ed aveva ragione: i
magnifici edifici in rovina della capitale cubana permettono, a chi li osserva
con consapevolezza e fantasia, di immaginare quell’altra Avana che fu,
splendida nella sua realtà di metropoli d’avanguardia dell’architettura urbana
degli anni 50. L’Avana attuale ancora conserva molti edifici Art-deco,
art-nouveau e del modernismo che in altre capitali latinoamericane sono stati
disgraziatamente demoliti per costruire al loro posto brutti grattacieli di
appartamenti ed uffici. Ma anche la sua profusione di spazi disabitati dove
tante case e costruzioni sono crollate per mancanza di manutenzione permette
immaginare un’altra Avana futura, più vivibile e meno il ricordo della sua
gloria. Bella in se stessa e non per il suo ricordo.
Senza alcun dubbio la cosa più bella della città nella quale
sono nato e vivo è la sua gente. Perchè la città è per la gente, e senza
sarebbe uno scenario vuoto, per quanto magnifica sia la sua architettura. Gli
avaneri, con la loro allegria, con la loro spontaneità nel parlare agli
sconosciuti per strada, con quest’aria sorniona ed altezzosa che tutti i non
avaneri ci rimproverano, esibiscono un’ospitalità sincera, a volte un po’
interessata, ma mai incondizionata: assolutamente bello; perchè L’Avana, per
quanto sia caraibica e tropicale, non è una città che ragala i suoi tesori al
primo che arriva, ma è piuttosto una città gelosa che pretende un apprendistato
minuzioso prima di godere dei suoi angoli e dei suoi luoghi occulti.
Dove ti piace andare con la persona che ami?
Mi piace andara alla multisala Infanta, qualla costruita più
recentemente e una delle poche che rimangono delle tante che la mia Avana ha
avuto nella sua epoca migliore. Il club “El submarino Amarillo”, dove ogni sera
un gruppo differente esegue delle cover ballabili del genere musicale che
preferisco: il rock. Nella terrazza dell’Hotel Nacional dove si può godere
della miglior vista di un tramonto sulla città. Al museo del cioccolato,
all’Avana Vecchia, per degustare cioccolatini e frullati. Al Callejon di
Hemmel, per vedere il folclore cubano al suo stadio più puro. E, in generale,
camminare avanti e indietro lungo le rotte che preferisco della mia Avana,
scoprendo sempre posti nuovi... e in questo modo la lista sarebbe
interminabile.
Se L'Avana fosse qualcosa da mangiare o da bere, cosa
sarebbe per te?
Da bere sarebbe un frullato molto freddo di gelato al
cioccolato: l’ideale per rinfrescarsi dopo una lunga passeggiata. E come cibo
sarebbe un bel piatto di macinato di carne bovina all’avanera, con uva passa e
olive, servito con riso bianco.
Qual è la strada o il quartiere più bello di L'Avana secondo
te?
Eh, qui è già abbastanza difficile decidere tra un giudizio
estético e gusto estetico o personale. Il mio quartiere preferito è il Vedado
dove sono nato, dove sono cresciuto e dove vivo attualmente, per la profusione
di alberi che rendono meno massacrante percorrere le sue strade nei nostri
giorni di maggior calore, per la quantità di parchi, teatri, locali notturni ed
altri luoghi di divertimento. Perciò credo che dovrei scegliere come strada
preferita una del Vedado tra calle 23, Paseo, G, o un’altra simile... però, per
non essere totalmente regionalista, voglio citare Quinta avenida, nel Miramar:
per la sua lunghezza e per il suo grande viale centrale è probabilmente la
migliore strada per passeggiare sia in macchina che a piedi. E, senza dubbio,
per gli amanti dell’architettura, questa strada esibisce le migliori ville
della città, ricordo di quando era un quartiere esclusivo della borghesia
avanera, una condizione che, in un certo senso, ancora conserva.
Ci consigli un locale o un luogo dove andare?
Ancora un altro oltre quelli già menzionati? Bene,
allontanandosi un po’ dal centro della città, il Giardino Botanico Nazionale,
nel Parque Lenin. Una mostra di quasi tutti i fiori del mondo, con al centro lo
spazioso giardino giapponese. Ed essendo molto vicino al Giardino Zoologico
nazionale ed Expocupa, vale la pena dedicare un giorno intero a quest’avventura
fuori dal centro.
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