( foto Aldo Abuaf )
Per un non credente come me è difficile ascoltare le parole
di sacerdoti di varia categoria gerarchica a qualunque religione appartengano.
Devo però riconoscere che Papa Francesco ha veramente un carisma, una volontà e
una forza d'animo incredibili. Peccato che, come temo, la sua grande
intelligenza bontà e volontà di
"riaggiustare" il mondo vada a cadere nel vuoto, una volta passata la
grande emozione e la riflessione delle sue parole.la Chiesa prega da oltre due mila anni per la
salvezza dell'anima, ma con poco risultato per il corpo.
E la "colpa" non è
certo sua, ma di un essere umano per cui
Indubbiamente oltre alle parole, per quello che gli compete
e può fare, ha dato e darà un vero e proprio terremoto nell'ambito di una
istituzione indubbiamente e abbondantemente macchiata da peccati gravissimi da
parte di chi invece dovrebbe dare il buon esempio.
Ieri mattina verso le 7, mi sono recato in una Plaza de la Revolución che ha
cominciato a vedere l'afflusso delle persone che volevano essere più vicine già
da prima delle due di notte. Ho avuto la fortuna di poter intrufolarmi fino
alle prime file del secondo recinto, separato dal primo per un tracciato dove
sarebbe passata la "Papamobile". Arduo lavoro che ha avuto il premio
di poter scattare almeno un'istantanea nel rapido passaggio del Pontefice. Per
il resto era impossibile "lavorare" anche col teleobiettivo, tra le
migliaia di teste, molte più alte della mia e i parasole aperti che non
lasciavano intravvedere l'altare dove il Papa stava officiando la messa.
Oggi è partito per Holguin e domani per Santiago da dove
proseguirà per gli Stati Uniti, in territorio cubano non gli mancherà l'affetto
e l'ammirazione che ha manifestato ancor più che per gli altri due.
Durante il suo soggiorno, al di fuori del programma
ufficiale, ha avuto l'occasione di dedicare un'oretta all'incontro, con pochi
intimi, col leader storico della Rivoluzione cubana, nella casa di Fidel
Castro. Sicuramente, per carattere e attitudini, personalmente ritengo
assomigli di più a Raùl, fatte le debite proporzioni e i contesti delle loro
vite e responsabilità. Questo almeno in
una parola: riformisti.
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